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L’adorazione in parrocchia
Ogni giovedi, la comunità parrocchiale attinge forza e linfa alla sorgente comunionale: l’Eucaristia, fonte e culmine della vita della Chiesa. Dopo la celebrazione eucaristica delle ore 18.00, verso le 18.30 circa, c’è l’esposizione del Santissimo Sacramento e, dopo il silenzio adorante, la preghiera dei Vespri o uno schema di preghiera appositamente preparato, mentre alle ore 19.30 l’adorazione termina con la solenne benedizione eucaristica. Durante l’adorazione è possibile celebrare anche il sacramento della Riconciliazione. Ogni giovedì, i gruppi della parrocchia, alternandosi, ne curano l’animazione.

Cosa è l’adorazione?
È l’atto più alto di una creatura umana nei confronti del suo Creatore, mettersi ai suoi piedi in atteggiamento di filiale ascolto e di lode, reverenza e accoglienza di tutto quanto proviene da Lui, nella consapevolezza che solo Lui basta e solo Lui conta. Chi adora pone al centro della sua attenzione e del suo cuore il Dio altissimo e creatore e Salvatore di tutto l’universo. L’adorazione Eucaristica è un tempo trascorso in preghiera davanti al Sacramento dell’Eucaristia esposto solennemente. Si può pregare in vari modi, ma il modo migliore è una preghiera di silenziosa meditazione, sul mistero dell’Amore con cui Gesù ci ha amato, tanto da dare la sua vita ed il suo Sangue per noi. Adorare è lasciarsi amare da Dio per imparare ad amare gli altri… Adorare è entrare nell’esperienza del Paradiso, per essere più concreti nella storia.
“Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. Quando fu giorno chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici” (Lc 6,12-13).

Chi può adorare?
Chiunque è disposto a fare silenzio dentro ed intorno a sé, a qualunque età, nazione, lingua e categoria appartenga. Chi vuole trovare un tempo da dare a Dio per stare con Lui per il proprio bene e per il bene di tutta l’umanità che, in chi adora, è rappresentata.
“Il Padre cerca adoratori che lo adorino in spirito e verità” (Gv 4,24).

Come si adora?
Si adora sforzandosi di fare silenzio dentro ed intorno a sé, per permettere a Dio di comunicare col nostro cuore ed al nostro cuore di comunicare con Dio. Si fissa lo sguardo verso l’Eucaristia, che è il segno vivo dell’amore che Gesù ha per noi, si medita sul mistero della sofferenza, della morte e della risurrezione di Gesù, che nell’Eucaristia ci dona la sua presenza reale e sostanziale.
“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28.20)

10 Ragioni per adorare
• Perché solo Dio è degno di ricevere tutta la nostra lode e la nostra adorazione per sempre.
• Per dire grazie a Dio per tutto ciò che ci ha donato da prima che esistessimo.
• Per entrare nel segreto dell’amore di Dio, che ci si svela quando siamo davanti a lui.
• Per intercedere per tutta l’umanità.
• Per trovare riposo e lasciarci ristorare da Dio.
• Per chiedere perdono per i nostri peccati e per quelli del mondo intero.
• Per pregare per la pace e la giustizia nel mondo e l’unità tra tutti i Cristiani.
• Per chiedere il dono dello Spirito Santo per annunciare il Vangelo in tutte le nazioni.
• Per pregare per i nostri nemici e per avere la forza di perdonarli.
• Per guarire da ogni nostra malattia, fisica e spirituale e avere la forza per resistere al male.

Perché il giovedì?
La chiesa, da secoli, ha scelto un Giovedì per celebrare la festa dell’adorazione, della contemplazione, dell’esaltazione. Festa in cui il popolo di Dio si stringe intorno al tesoro più prezioso ereditato da Cristo, il Sacramento della sua stessa presenza.. Nel Sacramento dell’altare si offre alla nostra amorosa contemplazione tutta la profondità del mistero di Cristo, il Verbo e la carne, la gloria divina e la sua tenda tra gli uomini. Dinanzi ad esso non possiamo dubitare che Dio sia “con noi”, che abbia assunto in Gesù Cristo tutte le dimensioni dell’umano, tranne il peccato, spogliandosi della sua gloria per rivestirne noi. (Giovanni Paolo II).